Il progetto PLANTOID sviluppa robot capaci di imitare il comportamento delle radici, combinando una nuova generazione di tecnologie hardware e software.
Con il progetto PLANTOID si sono progettati e realizzati robot ispirati alle piante – detti appunto “Plantoidi” – essi sono capaci di imitare il comportamento delle radici, combinando una nuova generazione di tecnologie hardware e software.
Il progetto è coordinato da Barbara Mazzolai, Direttrice del Center for Micro-BioRobotics dell’Istituto Italiano di Tecnologia a Pontedera (Pisa), e conduce da una parte studi avanzati sul comportamento degli apici radicali, dall’altra fornisce modelli e prototipi di radici robotiche che li imitino, con un focus particolare sulla loro capacità penetrativa, esplorativa e adattativa.
Ogni Plantoide è costituito da un apice radicale munito di sensori, attuatori e unità di controllo, e da un tronco robotico, collegati meccanicamente tra loro da una struttura allungata.
Il Plantoide è il primo robot al mondo ispirato alle piante e trova la sua principale applicazione nel monitoraggio e nella bonifica dei suoli inquinati. Le stesse tecnologie sviluppate nell’ambito del progetto Plantoide offrono numerose applicazioni, dal campo biomedico, realizzando ad esempio nuovi endoscopi, all’esplorazione spaziale e alla ricerca sotterranea di minerali e petrolio con nuove sonde e nuovi sensori sviluppati ad hoc.
Fonte: https://talk.iit.it/news/robotica/22-plantoide-robot-ispirato-alle-piante
Il Plantoide o piante-robot è una macchina o un organismo sintetico progettato per comportarsi, agire e crescere come una pianta. Il concetto è stato pubblicato per la prima volta nel 2010 (sebbene i modelli di sistemi comparabili controllati da reti neurali risalgano al 2003). Un prototipo per l’Agenzia spaziale europea è ora in fase di sviluppo. Uno dei primi prototipi è stato realizzato dal Centro di Micro-biorobotica dell’Istituto italiano di Tecnologia (IIT) a Pontedera nel 2015.
Un plantoide incorpora un’architettura intrinsecamente distribuita composta da moduli autonomi e specializzati. I moduli possono essere modellati su parti di piante come la radice e comunicare per formare una intelligenza basilare. Questo tipo di sistema può mostrare grande robustezza e resilienza. Si ipotizza che sia in grado di raccogliere e gestire energia, consapevolezza ambientale collettiva e molte altre funzioni.
Fonte: https://it.wikipedia.org/wiki/Plantoide