Nome latino:
Tulbaghia Violacea
Famiglia:
Alliaceae
Pianta erbacea originaria del Sudafrica., assomiglia un po’ all’erba cipollina o all’aglio.
E’ una pianta perenne dal portamento cespitoso, ha foglie strette e allungate (40-60 cm. circa), e produce a partire da giugno, per tutta l’estate fino all’autunno inoltrato, steli che recano in cima un mazzolino di fiori stellati, di colore rosa-violetto, profumati.
Forma dei ciuffi densi e folti, decorativi anche quando non fioriti.
E’ sempreverde, ma d’inverno il freddo intenso può provocare la perdita della parte aerea (le foglie diventano gialle e avvizziscono). Una decisa ripulitura dei cespi, a fine inverno, sarà presto seguita da un nuovo sviluppo vegetativo.
Adattissima anche alla coltivazione in vaso.
Si propaga per divisione dei cespi.
Coltivazione:
Piantare al sole, in ombra parziale si assiste a una diminuzione della fioritura, in terreni fertili e ben drenati.
Si accontenta anche di poca acqua, però soffre gli eccessi di umidità e se troppo innaffiata o concimata sembra fiorire meno.
Non ha particolari esigenze per quanto riguarda il terreno.
Malattie Parassiti Avversità:
Non viene attaccata in genere da parassiti o malattie.
Verso la fine dell’inverno è consiglibile praticare un trattamento fungicida utilizzando prodotti a base di zolfo e rame, per scoraggiare lo sviluppo dei più comuni parassiti fungini.
Uso in cucina:
Fiori e foglie sono commestibili (lieve sapore d’aglio), e possono essere utilizzati in zuppe e insalate.
Proprietà terapeutiche:
Le informazioni riportate hanno solo un fine illustrativo: non sono consigli medici.
Curiosità:
La Tulbaghia sprigiona un deciso odore di aglio, soprattutto dopo la pioggia o quando le foglie si rompono.
Fonte: http://www.ilgiardinodegliangeli.net/