La Camellia sasanqua fiorisce in inverno, tra dicembre e febbraio. La specie è facile da coltivare, rustica e adattabile, resistente al freddo e si presta molto bene anche alla coltivazione in vaso all’aperto.
A differenza della più nota Camellia japonica, che fiorisce tra marzo e maggio (a seconda del clima), Camellia sasanqua, la camelia invernale fiorisce adesso. È originaria delle aree meridionali del Giappone, alquanto facile da coltivare, rustica e adattabile, resistente al freddo, anche a temperature inferiori allo zero. Si presta molto bene anche alla coltivazione in vaso, oltre che in piena terra, per creare un’incantevole macchia di colore sul terrazzo o sul balcone.
Foglie e fiori decorativi
La camelia invernale è un arbusto sempreverde. Può raggiungere un’altezza di oltre 4 m e che esprime la sua bellezza durante tutto l’anno. Grazie al fogliame verde lucido che forma una chioma fitta e compatta.
I suoi fiori hanno un diametro di 4-5 cm, sono leggermente più piccoli della C. japonica. Formati da una corolla semplice (in alcune varietà anche doppia o semidoppia), con stami gialli circondati da petali di colore variabile dal bianco al rosa più o meno intenso, o rosso, ma negli anni ne sono stati selezionati numerosi ibridi.
La posizione giusta della Camelia
Per avere una camelia invernale bella, sana e rigogliosa, con una ricca fioritura, scegliere la posizione a lei più adatta: ben luminosa e soleggiata per qualche ora al giorno (mezz’ombra), in un clima temperato fresco e con precipitazioni frequenti, meglio riparata, dove non venga raggiunta dal vento.
Il terriccio e il nutrimento per la camelia invernale
La camelia invernale predilige un terriccio tendenzialmente acido, sciolto, ricco di sostanza organica e ben drenante. Per la messa a dimora di una pianta alta 1-1,5 m, è bene utilizzare un vaso di dimensioni capienti, alto almeno 50cm e di diametro pari a 40-50 cm.
Sul fondo del vaso è utile disporre uno strato di un paio di centimetri di ghiaia, così da favorire il drenaggio dell’acqua in eccesso. Una volta inserita la pianta con il suo pane radicale, si riempie tutto il vaso con il terriccio, premendo bene ai bordi e innaffiando abbondantemente. Uno strato di corteccini (“bark”) sulla superficie del vaso sarà utile come pacciamatura: eviterà la formazione di erbacce e manterrà il terreno sottostante al giusto grado di umidità e temperatura.
Per nutrire la camelia invernale, soprattutto nel caso di coltivazione in vaso, è bene fornire un prodotto fertilizzante specifico per piante acidofile. Questo è da diluire nell’innaffiatoio alle dosi indicate in etichetta e somministrare ogni circa 10 giorni durante la stagione vegetativa. Durante il periodo invernale, invece, è sufficiente bagnare la pianta con acqua poco calcarea solo quando il terreno risulta essere asciutto e secco, preferibilmente nelle ore centrali della giornata e solo se necessario.
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